Di: Dejanira Bada
Oggi vogliamo consigliarvi un libro che più di ogni altro ci ha aiutato a capire cosa fosse il Tantra. E no, non ha niente a che vedere con il sesso come lo intendiamo noi.
“I culti includevano un’unione sessuale rituale, destinata a produrre le secrezioni da offrire alla divinità (insieme con pezzi di carne e alcol, a volte anche escrementi): l’ingestione di queste sostanze oblatorie (dravya) trasgressive doveva aiutare l’adepto a trascendere il proprio io e a divinizzarsi.”
Dal libro Tantra, di André Padoux
C’è da sempre molta confusione al riguardo, e André Padoux, da poco scomparso, ci aiuta davvero a fare chiarezza.
Padoux era direttore onorario presso il CNRS ed era uno dei massimi esperti europei di tantrismo. Il libro è a cura di Raffaele Torella, Professore Ordinario di Lingua e Letteratura Sanscrita all’Istituto Italiano di Studi Orientali alla Sapienza Università di Roma.
Questa è una lettura obbligata per tutti i praticanti di Yoga ma soprattutto per chi dice di insegnare “Tantra”.
Padoux ci spiega che il Tantra non ha niente a che fare con gli Yoga Sūtra di Patañjali, e quindi chi insegna un tipo di Yoga tantrico, non può dire ai propri allievi di seguire gli insegnamenti del filosofo indiano, quando nel Tantra “Yama e Niyama”, per esempio, non sono compresi, così come molte altre cose sono differenti.
Lo Yoga, dice Padoux, non deve essere stato praticato solo a fini religiosi o spirituali, ma per i suoi benefici sul fisico, sul corpo, per la salute, la longevità, e anche per ottenere poteri sovrannaturali, magici, tra i quali anche la capacità di entrare nel corpo di un altro.
“Lo Yoga praticato oggi in India e in occidente non è quello che aveva descritto Patanjali, ma una versione moderna dove gli elementi tradizionali, provenienti tanto dallo yoga classico quanto da quello tantrico, sono stati riveduti e interpretati alla luce dell’anatomia e della fisiologia moderne.”
Dal libro Tantra, di André Padoux
Insomma, potremmo andare avanti per pagine e pagine a citare parti tratte da questo saggio, ma ne abbiamo sottolineate troppe e non possiamo trascrivere qui tutto il libro! Quindi non ci resta che augurarvi buona lettura, ne vale la pena!